10anni

 


UN’ESPLOSIONE DI ENERGIA
Jasmine Peticca è la mascotte della Volsci Rugby Rosa. Frequenta la terza media ed ha tanti sogni nel cassetto, tra cui quelli di frequentare il conservatorio e di diventare una farmacista. Lo sport, però, rimane una delle sue più grandi passioni, soprattutto da quando ha conosciuto il rugby. Perché giochi a rugby?
“Gioco a rugby perché è uno sport magnifico che ti permette di scatenare tutta la tua energia. Grazie a mio fratello Kevin ho conosciuto la Volsci e mi sono affezionata ai giocatori tanto da decidere di iniziare a giocare anche io.”
Come ti sembra fare parte di una squadra?
“Per me è una cosa nuova. Ho iniziato a fare sport da piccolina, perché i miei genitori sono entrambi degli sportivi, ma è la prima volta che faccio parte di una squadra. Ho fatto danza classica e danza moderna, basket, nuoto e per un breve periodo anche hip-hop.”
Da chi hai ereditato, principalmente, la passione per lo sport, da mamma o da papà?
“Probabilmente è stata principalmente mamma a trasmettermi questa passione. Lei ha sempre fatto sport, atletica leggera e altro. Anche papà ama lo sport, ma meno accanitamente di mamma.”
C’è uno sport amato da tutta la tua famiglia?
“Lo sport che ci unisce è il rugby. A casa non guardiamo mai il calcio, ma quando sappiamo che in tv trasmettono una partita di rugby la vediamo con molto piacere. Papà, Leonardo Peticca, fa parte dello staff tecnico della Volsci, mentre mamma, Katia Moncelli, è stata per un periodo la preparatrice atletica della Volsci Rosa. E io e mio fratello Kevin ormai siamo dei bravi rugbisti!”
Com’è il rapporto con le tue compagne di squadra, visto che loro sono molto più grandi di te?
“Con le mie compagne di squadra mi trovo bene perché gli allenamenti non sono mai pesanti, si scherza, si ride e anche se loro sono più grandi di me abbiamo molte cose in comune. Certo, la differenza di età un po’ si nota, ma non mi dà fastidio, anzi mi piace essere la più piccolina, perché vengo un po’ considerata la mascotte della squadra.”
E con l’allenatore invece, come ti trovi?
“Il Mister Domenico Altobelli mi fa sempre divertire agli allenamenti. È molto bravo perché usa tutta la sua simpatia per mascherare la fatica degli esercizi.”


BISOGNA SEMPRE CREDERE IN SE STESSI
Kevin Peticca è un giovane uomo, sicuro di sé e delle proprie capacità, pieno di talento, di energia, ma anche con tanta voglia di migliorare. Sogna un futuro in Serie A e chissà se il suo sogno si realizzerà anche grazie alla militanza nella Volsci Rugby…
Quando hai conosciuto il rugby?
“Gioco a rugby da poco più di un anno. Qualche anno fa, durante una scampagnata, ho conosciuto alcuni dei componenti della Volsci amici dei miei genitori. Avevo circa 9-10 anni e la cosa non mi ha incuriosito molto. Poco più di un anno fa un mio amico mi ha chiesto di andare con lui a vedere una partita della Volsci. Il rugby mi ha subito appassionato, così ho cominciato a giocare.”
Cosa ti piace di questo sport?
“Adoro gli sport di contatto. Prima del rugby ho fatto nuoto e basket, però non è stato subito amore come con il rugby. Il rugby è uno sport molto leale dove si può dare il cuore però se non c’è la testa non giochi bene. Sembra uno sport dove l’importanza è data solo alla prestanza fisica, invece non è così. soprattutto bisogna avere tanto coraggio per giocare, per non restare impietrito di fronte ad avversari grossi il triplo di te.”
Credi sia difficile giocare in una squadra costituita principalmente da persone molto più grandi di te?
“Per quel che mi riguarda sono molto contento che i miei compagni di squadra siano più grandi di me perché posso imparare molte cose da ognuno di loro. Certo mi piace stare assieme ai miei coetanei, ma è difficile imparare da chi ha poche esperienze alle spalle.”
Hai sogni nel cassetto?
“È da un po’ che sogno la Serie A. Mi manca ancora qualche anno al diploma, quindi so bene che per un po’ dovrò restare a Sora, ma come tutti i ragazzi della mia età sogno di spiegare presto le ali da solo, lontano da mamma e papà e credo che Padova sia proprio la città che faccia al caso mio. Mi piace la loro squadra di rugby e mi piace la città, ma per il momento resta solo un sogno!”
 
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