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Perchè giocare a rugby |
Perchè e' uno sport idoneo a stimolare convenientemente capacita' potenziali e comportamenti degni ; perchè puo' rivolgersi ai giovani per mezzo di una attivita' PSICO-FISICA compensatoria e liberatoria; perchè contiene adeguati ruoli in cui possono essere soddisfatte quelle esigenze personali e sociali delle quali i giovani sono portatori. Nel Rugby cede l'agonismo individuale, il virtuosismo del singolo, per lasciare il posto all'ascesa del " gruppo " nel quale le competitività individuali, prima si compongono, poi si fondono, risolutive, secondo schemi prestabiliti, traducendo i contributi e le capacita' di tutti nella storia dell'evento. E' questa vita di " gruppo " una caratteristica specifica del rugby. Viverla significa tendere verso quella finalita' formativa che sta tanto a cuore alle comunità sane, perche' essa finalità ha come supporto una genuina educazione alla socialità.
( Da " SPORT E PERSONALITA' VALORE EDUCATIVO DELLO SPORT - IL GIOCO DEL RUGBY " di Giannino Scuderi e Aldo Invernici - 1982)
IL RUGBY SECONDO George Coste
Il Rugby è uno sport collettivo differente da tutti gli altri, in quanto il regolamento, per dare pari opportunità per il possesso del pallone, permette alla squadra che non è inizialmente in possesso, di poter, attraverso il placcaggio, fermare l'avversario per arrestare l'avanzamento e recuperare il pallone.
E' uno sport collettivo di combattimento dove due squadre si affrontano a viso aperto, e affinché questo "scontro" sia permanente, bisogna che gli avversari siano davanti ed i compagni dietro. Il confronto è sicuramente duro, ma leale, ed il rispetto dell'uomo è prioritario, totale. Da questo dialogo di corpi, da questa espressione corporale individuale e collettiva, da questa opposizione tra le due squadre e dall'equilibrio che si determina, nasce il gioco.
Le quattro regole fondamentali sono:
1. LA META (segnare la meta)
2. IL DIRITTO ALLA DIFESA ( pari opportunità per il possesso)
3. IL FUORIGIOCO (avversari davanti - compagni dietro)
4. IL TENUTO (riuscita del placcaggio)
La volontà di avanzare delle due squadre, l'una per segnare, l'altra per impedire di segnare, porterà al placcaggio.
IL PALLONE DEVE CONTINUARE A VIVERE
Il problema della vita del pallone passa attraverso la sua conservazione e la sua riutilizzazione (o il suo recupero e la sua riutilizzazione) ed è il momento in cui si manifesta una dimensione fondamentale del rugby, il sostegno.
"Quando io sono in difficoltà, i miei compagni mi aiutano e nel fondersi con me fanno nascere la solidarietà dei corpi dove non sono mai lasciato solo".
Questo sostegno ha un senso sociale prima che tecnico "Io devo aiutare il mio compagno quando è in difficoltà"; non posso lasciarlo solo e devo anticipare il mio intervento per evitare che egli perda il pallone, perché l'altra squadra ha il diritto di intervenire e recuperare questo pallone".
E' la qualità umana e tecnica di questi sostegni che porterà alla conservazione o al recupero del pallone.I giocatori giunti in sostegno per la conservazione ed i giocatori giunti in sostegno per il recupero, si affrontano, per la vita del pallone o per la sua morte (con la morte del pallone si avrà arresto del gioco, che ripartirà da una mischia, una touche o un calcio di punizione).
Il placcaggio determina un momento di lotta per la conservazione o per il recupero, ma determina anche due spazi (interno ed esterno) da cui deriverà, - sia che tu placchi, sia che tu sia placcato, sia che tu sostenga, sia che tu riutilizzi, sia che tu recuperi, sia che tu occupi, - una alternanza tra mobilitazione di giocatori sul pallone e mobilitazione di giocatori sullo spazio. Non si tratta di pensare solo al pallone, ma bisogna sempre considerare anche lo spazio e la sua occupazione; è la ricerca del perpetuo equilibrio nella ripartizione ottimale dei giocatori sul pallone e sugli spazi creati.
In sintesi la qualità degli interventi si esprime nel:
MOVIMENTO OFFENSIVO e MOVIMENTO DIFENSIVO
AVANZARE - DIFENDERE
CONSERVARE - RECUPERARE
RIUTILIZZARE - OCCUPARE
oppure
AVANZARE - DIFENDERE
CONSERVARE - RECUPERARE
(pallone perso) (pallone guadagnato)
OCCUPARE - UTILIZZARE
"Io sono sempre utile, mai inattivo; io sono sempre vigile, attento;
io creo, invento, anticipo; io penso per me e per gli altri"
E'un balletto dei corpi, uno scontro dei corpi, ma di corpi che riflettono, intelligenti, generosi, entusiasti, solidali.E' la costruzione dell'uomo nella sua entità "corporale e culturale".Questo gioco è completo, esso coinvolge il corpo e lo spirito.L'uomo si realizza pienamente, si costruisce sul piano sociale, affettivo, cognitivo, motorio.
QUESTO SPORT È SCUOLA DI VITA !