"Cari Dirigenti,Compagni, Amici" - inizia così la lettera di Antonio.
Vi scrivo queste righe dalle Dolomiti, dove mi trovo per il raduno della Nazionale della corsa in montagna in previsione dei mondiali che si svolgeranno il prossimo 6 Settembre.Come penso sappiate un po’ tutti le cose ultimamente dal punto di vista lavorativo mi hanno riservato un po’ di piacevoli sorprese.E’ vero però che per seguirle a qualcosa ho dovuto rinunciare e tra le più importanti che non ho potuto seguire c’è la Mia Squadra di Rugby,quella realtà nata 5 anni fa dopo che un giorno,al quale ripenso con emozione, un matto di commercialista prese la macchina andò ad Avezzano e tornò senza sapere un niente di Rugby ma con in mano due palle ovali e nata perché a quell’incosciente se ne unirono altri 4/5 scesi da una montagna con addosso una panza da riempire e tanta voglia di provare.Da quel dì,anzi da quella sera le cose sono andate avanti e io ne sono stato testimone da un paio d’anni a questa parte.Dal mio piccolo di cose cambiare ne ho viste,in meglio e in peggio ma avevano tutte una direzione ossia continuare, nonostante la breccia sul campo,i temporali,gli spogliatoi da epatite c,nonostante l’indifferenza di chi “conta” o degli sports “importanti”di continuare a portare due/tre volte a settimana l’entusiasmo di ognuno di noi a contributo degli altri per poi sentirsi uniti agli altri la Domenica in campo o in panchina e per poter gridare a tutto il mondo di essere orgoglioso di giocare a Rugby.Vorrei dire grazie al mondo di sapere che gusto ha il fango e di aver aperto quella borsa e di averci trovato dentro panni zuppi a volte strappati perché in questo è raccolto il senso mio della vita;Le cose vere e che contano sono quelle che ti fanno stare bene.E quando mi accadeva io stavo bene.Il 28 Agosto inizierà di nuovo la preparazione e per i motivi che vi ho descritto non ci sarò, o meglio non sarò lì fisicamente ma con il cuore e qualcuno ha detto che questo sport è fatto di cuore, correrò e suderò insieme a tutti Voi.Con il cuore!Vi allego una foto a dimostrazione che la Volsci Rugby Sora,anche se mi verrebbe da dire la Valcomino Rugby(il primo Amore non si scorda Mai),è costantemente nella mia testa.E’ stata scattata agli europei in Austria alla festa di chiusura,(dove l’Italia ha vinto tre titoli su quattro).Avevo la maglietta nel marsupio,non a caso per i motivi suddetti e tra una birra e un brindisi ho conosciuto il tale con me ritratto.Si chiama Anhson Jonathan ed è il medico di campo della nazionale scozzese di rugby.Gli ho parlato di noi,della squadra e ci siamo riproposti d’incontrarci,chissà se un giorno ce lo ritroveremo ad un nostro terzo tempo.Tutte queste parole sono per dirvi ragazzi che sono orgoglioso di far parte di questo gruppo e che tutti voi con i pregi e con i difetti siete i miei Dirigenti,Compagni,Amici e augurandomi che anch’io abbia lasciato un segno dentro di voi vi grido forte che è tempo di lasciarci il Cuore in quel campo!Con affetto stima,Antonio.
Vi scrivo queste righe dalle Dolomiti, dove mi trovo per il raduno della Nazionale della corsa in montagna in previsione dei mondiali che si svolgeranno il prossimo 6 Settembre.Come penso sappiate un po’ tutti le cose ultimamente dal punto di vista lavorativo mi hanno riservato un po’ di piacevoli sorprese.E’ vero però che per seguirle a qualcosa ho dovuto rinunciare e tra le più importanti che non ho potuto seguire c’è la Mia Squadra di Rugby,quella realtà nata 5 anni fa dopo che un giorno,al quale ripenso con emozione, un matto di commercialista prese la macchina andò ad Avezzano e tornò senza sapere un niente di Rugby ma con in mano due palle ovali e nata perché a quell’incosciente se ne unirono altri 4/5 scesi da una montagna con addosso una panza da riempire e tanta voglia di provare.Da quel dì,anzi da quella sera le cose sono andate avanti e io ne sono stato testimone da un paio d’anni a questa parte.Dal mio piccolo di cose cambiare ne ho viste,in meglio e in peggio ma avevano tutte una direzione ossia continuare, nonostante la breccia sul campo,i temporali,gli spogliatoi da epatite c,nonostante l’indifferenza di chi “conta” o degli sports “importanti”di continuare a portare due/tre volte a settimana l’entusiasmo di ognuno di noi a contributo degli altri per poi sentirsi uniti agli altri la Domenica in campo o in panchina e per poter gridare a tutto il mondo di essere orgoglioso di giocare a Rugby.Vorrei dire grazie al mondo di sapere che gusto ha il fango e di aver aperto quella borsa e di averci trovato dentro panni zuppi a volte strappati perché in questo è raccolto il senso mio della vita;Le cose vere e che contano sono quelle che ti fanno stare bene.E quando mi accadeva io stavo bene.Il 28 Agosto inizierà di nuovo la preparazione e per i motivi che vi ho descritto non ci sarò, o meglio non sarò lì fisicamente ma con il cuore e qualcuno ha detto che questo sport è fatto di cuore, correrò e suderò insieme a tutti Voi.Con il cuore!Vi allego una foto a dimostrazione che la Volsci Rugby Sora,anche se mi verrebbe da dire la Valcomino Rugby(il primo Amore non si scorda Mai),è costantemente nella mia testa.E’ stata scattata agli europei in Austria alla festa di chiusura,(dove l’Italia ha vinto tre titoli su quattro).Avevo la maglietta nel marsupio,non a caso per i motivi suddetti e tra una birra e un brindisi ho conosciuto il tale con me ritratto.Si chiama Anhson Jonathan ed è il medico di campo della nazionale scozzese di rugby.Gli ho parlato di noi,della squadra e ci siamo riproposti d’incontrarci,chissà se un giorno ce lo ritroveremo ad un nostro terzo tempo.Tutte queste parole sono per dirvi ragazzi che sono orgoglioso di far parte di questo gruppo e che tutti voi con i pregi e con i difetti siete i miei Dirigenti,Compagni,Amici e augurandomi che anch’io abbia lasciato un segno dentro di voi vi grido forte che è tempo di lasciarci il Cuore in quel campo!Con affetto stima,Antonio.